Oggigiorno siamo quotidianamente esposti a canoni estetici di chi per professione “deve avere” un fisico che rispecchi determinati parametri e che sono del tutto irraggiungibili dalla stragrande maggioranza delle persone perché, escludendo fotoritocchi, sono il frutto di un lavoro ginnico ed estetico a cui dedicano le stesse ore che una persona “comune” impegna nel suo lavoro.
Gli ideali proposti dai media ci “impongono” dei traguardi proibitivi il cui fallimento può portare a sviluppare sentimenti d’insoddisfazione, inadeguatezza, vergogna e tristezza proprio perché adottiamo, spesso in modo inconsapevole ed acritico, questi ideali contribuendo a creare e diffondere stereotipi dettati da altri su come il nostro corpo deve essere, deve apparire e deve rivelarsi.
Dedicarsi al benessere psico-fisico è fondamentale per la buona qualità della vita ma non dipende dal giudizio (proprio e altrui) su quanto si è vicini o lontani rispetto ai canoni estetici sostenuti dai media.
Soprattutto noi donne temiamo il giudizio negativo sul nostro corpo: è come se lo sguardo altrui avesse il potere di farci sentire profondamente accettata o inadeguata a partire dalla sola apparenza fisica.
Dovremmo imparare a valorizzarci con la consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, e dedicarsi i non tanto ad attività che modificano l’aspetto fisico del corpo, quanto a quelle che approfondiscono l’esperienza del corpo. Le attività corporee creative, le tecniche di rilassamento, la danza ad es., permettono di andare a sostituire eventuali pensieri ed emozioni negative associati a quelle parti del corpo percepite “critiche/negative” con le esperienze dirette delle sensazioni positive che possono nascere e coinvolgere quelle stesse parti permettendo alla persona di rivolgere a sé stessa uno sguardo indulgente e compassionevole all’immagine che ci rimanda lo specchio e di vivere in un corpo buono e bello nella sua totalità.
Ora qualche consiglio per iniziare a rivolgere a sé stessi la stessa cura e attenzione senza temere la “prova costume”:
PUNTARE SULL’AUTOSTIMA
La sicurezza di se stessi è l’atteggiamento delle persone che sanno di non essere perfette e non si sentono per questo sbagliate.
AMMETTERE I PROPRI DIFETTI
Avere la consapevolezza dei propri difetti e accettarli rende molto più forti e permette di valorizzare maggiormente i punti di forza.
MANGIARE CON LA TESTA
Mangiare consapevolmente prestando attenzione alla dimensione emotiva dello stare a tavola, che può portare a mangiare più di quanto abbiamo in realtà veramente bisogno ed evitare di decidere all’ultimo momento cosa mangeremo, perché questo può portare ad effettuare scelte alimentari inadeguate ai nostri bisogni. Può essere utile programmare i pasti per bilanciare la dieta e godersi realmente il cibo.LO
MANGIARE LENTAMENTE
Ogni volta che pranzate o cenate, prendetevi il tempo che vi serve: mangiare lentamente assaporando quello che si sta consumando aiuta ad aumentare il senso di sazietà e favorisce la digestione migliore.
SPORT È BENESSERE, NESSUNA IMPOSIZIONE
L’attività fisica non serve solo a perdere peso, ma soprattutto a raggiungere un benessere psicofisico e a vivere un’esperienza positiva. È necessario riscoprire il valore della fatica e dello sforzo fisico non come obiettivo per bruciare calorie ma come un’esperienza completa nella quale si sperimentano varie sensazioni fisiche. Un’attività gruppale dove, al movimento, si aggiunge il divertimento potrebbe rendere l’attività fisica più piacevole rispetto a quella in solitaria.
AMARSI
Amarsi significa accettarsi per ciò che si è e imparare ad agire per migliorarsi. Avere la consapevolezza dei propri difetti e accettarli, considerandoli come parte di noi che ci contraddistinguono dagli altri e per questo ci rendono unici, da molto più forza e permette di valorizzare maggiormente i punti di forza.
E tu come vivi la “prova costume”?