Bambini a tavola

Dicembre 14, 2021

Nei primi anni di vita di un bambino ciò che avviene attorno al cibo è molto complesso.

Il bambino deve imparare a conoscere cibi che hanno nuovi sapori, nuove consistenze, che richiedono di essere masticati e non solo semplicemente deglutiti.

Gli adulti devono “dare” il tempo necessario al bambino perché impari a conoscere, gestire, manipolare il cibo che trova nel piatto.

Gli adulti però non sono sempre disposti a offrire al bambino questo tempo e questo può provocare conflitti a tavola.

Inoltre sempre più bambini, sin dall’età più precoce, vengono abituati ad assaporare il cibo proposto dalla grande distribuzione, che ha la caratteristica di essere molto carico di sapore ma di scarso valore nutrizionale. Questa abitudine porta il bambino a voler sentire sapori decisi in bocca e gli impedisce di apprezzare invece cibi molto più salutari ma non così ricchi di gusto (c’è differenza tra una merendina e un frutto).

A partire dallo svezzamento i genitori devono affrontare una serie di sfide che possono metterli in difficoltà: non c’è solo la tipologia del cibo da preparare ma c’è un nuovo schema relazionale e ambientale da organizzare.

Il bambino mangerà seduto e dovrà utilizzare il cucchiaio per mangiare la pappa. Bisognerà interagire non solo a un livello corporeo ma anche verbale. La mamma dovrà incoraggiare la scoperta di nuovi gusti e sapori non soltanto offrendoli, ma inventando rituali che aiutino entrambi a condividere questo momento con tranquillità.

Spesso in seduta i genitori portano una serie di vissuti legati al momento del pasto; in particolare ansia e rabbia.

L’ansia, di solito, si attiva quando la mamma teme che suo figlio non mangi abbastanza e trasforma il momento del pasto in una lotta per la sopravvivenza. I timori che emergono spesso: “Se non mangia abbastanza? Ma è sufficiente?”. Il bambino, invece, avverte che a tavola la mamma percepisce un pericolo che non la preoccupa.

La rabbia, mentre, compare quando la mamma si sente frustrata da come il suo bambino si alimenta e non sa più che strategie utilizzare: lo rimprovera perché non fa quello che dovrebbe e non si comporta come lei vorrebbe. Di fronte alla rabbia della mamma il bambino si sente “sbagliato”, “inadeguato”, “non accettato”.

Cosa fare?

Proporre al bambino il medesimo alimento in molte ricette diverse, con differenti preparazioni.

  • Disporre il contenuto, laddove possibile, in modo da formare delle piccole figure, così da inventare una storia mentre si mangia.
  • Dare regole al bambino su come si sta a tavola e lodarlo al termine del pranzo se si è comportato come atteso.

Cosa evitare?

  • Lasciare il bambino libero di scegliere come, quando e cosa mangiare (questo spetta ai genitori)
  • Mettere con forza il cibo nella bocca del bambino
  • Abituarlo troppo presto e spesso al cibo industriale sia a tavola che a merenda

Se anche per te il momento del pasto col tuo bimbo è un momento difficile o hai qualche domanda in merito, puoi contattarmi a info@mariagraziadelisio.it.

 

 

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