Oggi parliamo delle fobie alimentari, ovvero paure irrazionali nei confronti del cibo.
Le fobie alimentari, rientrano nella macrocategoria dei disturbi d’ansia, poiché è l’ansia l’emozione che si attiva quando si entra in contatto con un cibo specifico o una famiglia di cibi.
Il web è pieno di nomi di fobie alimentari specifiche, vediamone alcune:
Lacanofobia (=paura delle verdure), Xocolatofobia (=paura del cioccolato), Arachibutirofobia (=paura del burro d’arachidi), Mycofobia (=paura dei funghi), Alliumfobia (=paura dell’aglio).
Chi ne è affetto può presentare vari sintomi fisici, come aumento delle frequenze cardiaca e respiratoria, vertigini, mal di testa, nausea, tensione muscolare, dolori allo stomaco, sudorazione o sensazione di mani e piedi freddi, e possono sfociare in veri e propri attacchi di panico. Per questo motivo, la persona tende a mettere in atto dei comportamentali disfunzionali come l’evitamento (come ad esempio, sottrarsi al pasto o non ingerire specifiche categorie di alimenti).
Quali sono le cause delle fobie alimentari?
Le cause possono essere sia episodi rintracciabili nella propria storia (come ad esempio un’esperienza negativa vissuta direttamente dalla persona durante un pasto o indiretta di cui si è stati testimoni) oppure avere un’origine inconsapevole nella persona.
Le fobie alimentari sono “fobie specifiche” i cui criteri diagnostici sono paura o ansia persistenti verso alcuni tipologie di cibi o famiglia di cibi.
Essi fungono da stimolo, chi ne soffre prova immediatamente paura e ansia entrandoci in contatto (anche solo con la vista) e attiva l’evitamento.
Come abbiamo visto, ci sono tantissimi nomi specifici, ma il nucleo è lo stesso: la fobia.
Come affrontarle?
Nel mio lavoro credo nella collaborazione e nella presa in carico del paziente a 360°; in questo caso la terapia psicologica viene di solito affiancata a una nutrizionale al fine di valutare un corretto bilancio metabolico e di prescrivere eventualmente la corretta integrazione alimentare per correggere e/o prevenire carenze nel soggetto.
Non è possibile amare tutti i cibi ma quando al cibo si affianca la paura questa è di per sé limitante.
Approfittiamone e parliamone di più, chiediamo ad un professionista di aiutarci ad individuarne cause e rimedi, per vivere serenamente il nostro rapporto col cibo.